Pino Campagna inizia a vent’anni la sua carriera d’artista tra i vari teatri e cabaret d’italia, poliedrico, esuberante creativo a tratti geniale, negli anni ottanta presso il teatro cabaret “Al Fellini” di Roma, sotto l’attenta direzione del patron Marcello Casco, ha cominciato ad esprimersi col suo cabaret pirotecnico e demenziale. Debutta su RAI DUE in D.O.C. nel 1988, anellando il suo primo successo televisivo a gran premio 1990 condotta su RAI UNO da Pippo Baudo (il suo vero Pigmalione) per poi consolidare il suo successo con numerosi spettacoli tenuti alla “Chanson” di Roma ottenendo i favori dalla critica giornalistica.
Passando da “Sereno variabile” 1992 RAI DUE si afferma al grande pubblico con le edizioni del 1993 de “La sai l’ultima” con il “Curs de lumbard per terun” e del 1999 e 2000 de “La sai l’ultima” su Canale 5 trasmissioni in cui ha vestito i panni di carabiniere raccontando delle deliziose storielline sull’arma dei carabinieri insieme al collega Franco Guzzo. Negli anni 90 arriva a Milano dove mette in scena diversi lavori teatrali tra i quali: “Terronealand” “Cime di rap” “Da Bari a Foggia ferma solo a Barletta” scritto da F. Testin ed infine “Genitore, razza inferiore” scritto con Paolo Uzzi. Approda a “Zelig” sotto l’attenta direzione di Gino, Michele e Giancarlo Bozzo e nella trasmissione “Zelig circus” trova un autentica perla di comicità esplosiva con il personaggio del “Papy ultras”.
Diventa uno tra i più pericolosi hooligans della storia del teppismo moderno ed essendo interdetto dagli stadi fino al 2015, ha deciso di slogheggiare a “Zelig”, dove sotto l’attenta direzione di Gino, Michele e Giancarlo Bozzo, noti esagiati del “gruppo comico” ricopre il ruolo del personaggio del “Papi Ultras”.